CITAZIONE (- Engine - @ 8/1/2013, 17:06)
CITAZIONE (.:. Lupo .:. @ 8/1/2013, 16:59)
E' la stessa 'difficoltà' che si ha nell'interpretare personaggi con un sentimento religioso pre-scientifico, dei "bravi fedeli" timorati degli dèi e del clero... (molti personaggi giocano i "talebani" oppure i "libertini" o ancora i "bravi fraticelli", ma sono davvero rari i personaggi che cercano di interpretare una religiosità popolare/medievale... io ricordo quasi solo Annibale, e Icaro d'Ambra
)
Da valniano la cosa mi interessa: come dovrebbe esser giocato un "bravo fedele"?
Più o meno come una signora anziana della provincia di Enna... o come un bravo giovane del Marocco o del Texas.
Volevo solo dire che, in generale, noi oggi tendiamo ad avere una visione secolarizzata della società e della realtà, mentre invece in un mondo di ispirazione 'medievale' molte più persone crederanno fermamente ai santi, agli angeli, al diavolo, alle streghe, alla divina provvidenza come forza concreta nella vita quotidiana delle persone e dei popoli.
Chi vuole giocare il proprio personaggio in modo "realistico" dovrebbe immaginarsi che molto probabilmente il suo PG è superstizioso, partecipa alla vita religiosa della comunità, cerca di non mancare alle funzioni religiose, si rivolge al clero per avere consigli morali e pratici, ha rispetto per alti prelati, vecchi barboni e altre figure sacre ecc.
Mi sembra che questo tipo di religiosità 'popolare' venga interpretata piuttosto raramente dai PG delle Terre Spezzate: è facile trovare personaggi zeloti, cavalieri devotissimi senza macchia, o viceversa pagani che disprezzano la religione costituita (con un piglio spesso quasi sessantottino)...
Invece non è così facile trovare dei "buoni tetradici" che, pur non passando la giornata a combattere l'empietà, interpretino il fatto di credere all'esistenza di Sidereo o del Corpo Eterico o altre boiate...
